Mappe concettuali

In quest'articolo vorrei esplicare e districare il filo conduttore che lega tra loro i miei lavori
Cominciamo dall'origine quindi e analizziamo i miei due primi EP e le ragioni della scelta di titoli così particolari.
Cover EP MIMEMA
Mímēma, "imitazione", è la parola greca da cui deriva il termine meme. Il meme è un elemento culturale che si propaga, per imitazione, da un individuo ad un altro. Può assumere la forma di un'idea, stile o comportamento, e può essere propagato tramite le relazioni interpersonali o tramite i mezzi di comunicazione di massa. I memi, così come i geni, hanno le proprietà di replicarsi, mutare, ed essere soggetti a selezione naturale. In termini più specifici, un meme sarebbe "un'unità auto-propagantesi" di evoluzione culturale, analoga a ciò che il gene è per la genetica, quindi un elemento di una cultura o civiltà trasmesso da mezzi non genetici, soprattutto per imitazione.(Wikipedia) 
Cover EP SPORE

Per Spore si possono intendere due diversi prodotti dei viventi: nel regno dei vegetali e dei funghi si tratta di cellule riproduttrici che germinando producono un nuovo individuo; fra i batteri invece, si tratta di una fase vitale che serve alla sopravvivenza estrema. In tutti e due i casi comunque esse sono in grado di disperdersi nell’ambiente per resistere a condizioni avverse e, successivamente, generare (o rigenerare) un individuo vitale (Wikipedia)

Questi 2 EP sono stati concepiti come un album unico. Entrambi basati su un idea di generazione e rigenerazione di un unità, di resistenza e sopravvivenza. Questo il filo logico che mi ha portato a terminare questa trilogia con un ultimo EP composto in realtà di 5 singoli indipendenti (come fossero essi stessi minime unità culturali o spore) ma legati fra loro. 

L’Ep ‘Senza Titolo’

'Senza Titolo' è un Ep, o meglio un insieme di 5 singoli che formano idealmente un EP che completa Mimema e Spore. In 'Senza titolo' si inizia un passaggio dal macroconcetto di UNITA'/SINGOLARITA'/INDIVIDUO a quello di IMMAGINE/TRATTO/ESPRESSIONE. 




Cover Ep ‘Senza Titolo’
Questi sono i pezzi che lo compongono:
1. Una canzone per noi: Uscito più di un anno fa 
2. La mia risposta: uscito il 10 gennaio
3. Graffiti: un graffio di ricordi Milanesi uscito il 10 febbraio
4. Comunque vada: che uscirà il 10 marzo
5. Modifiche conflittuali

Le cover dei 5 progetti:

Ti racconto “Le ali di Icaro”

Nel marzo 2019, appena tornato dalla Germania dove ero per lavoro comprai il mio primo basso elettrico. Era un sabato, alla mattina ero a Francoforte, al pomeriggio a Milano e verso sera in un negozio di strumenti musicali di Brescia. La notte stessa mi misi a suonicchiarlo e ne cavai fuori un riff interessante, questo pezzo nasce da quel mio primo giro di basso.

Dal 9 Agosto su Spotify, Apple Music, Youtube etc etc

Ti racconto “Donna”

Questo pezzo parte fin da principio con il suo ritornello; come una classica storia passionale, in cui il principio fulminante finisce per bruciare il tutto. Questo è un copione che si segue a volte sapendo bene di un inesorabile fine non piacevole, quando per affetto ci si imbarca ugualmente in una relazione impossibile. “E non mi resta che vivere di te, anche se poi potrebbe farci male, e non mi restano sogni se tu vai, siamo solo cuori senza WiFi…”

Dal 9 Agosto su Spotify, Apple Music, Youtube etc etc

Ti racconto “Hänsel e Gretel”

HeG è un brano che lavora per immagini “Ti lascerò andare via perché è giusto così e fisserò da lontano la tua scia, come un mero spettatore, io fango tu razzo a motore più in alto, sempre più su”. Che lavora di ricordi che sfumano negli anni “come una scheggia di ghiaccio sotto pelle”. Che quando il tempo passa di chi sia stata la colpa importa poco “Ti lascerò andare via e le tue spalle le ricorderò bene e vestirò la tua bugia con le mie scarpe”

Dal 9 Agosto su Spotify, Apple Music, Youtube etc etc

Ti racconto “Dove si va?”

Una storia d’amore vista con la metafora di un viaggio in auto. In cui il viaggio (la vita insieme) è più importante della meta stessa. E ‘sentire il tuo respiro sul lato passeggero’ è la cosa più importante ‘perché infondo non importa dove si va’. L’atmosfera rock un pizzico elettronica, a tratti notturna ‘e seguire con un dito i tetti delle case, i tralicci di corrente, i volti della gente che si incontrano per caso…’. Questa è Dove si va? un brano un po lo-fi che sa di vita,sogni e asfalto.

Dal 9 Agosto su Spotify, Apple Music, Youtube etc etc

Domenica 9 Agosto esce Spore!

Tra 5 giorni online su Spotify, Youtube, Apple Music etc etc.

Qualcuno di voi già lo conosce in parte, questo EP come il precedente si compone di 5 brani:

  1. Dove si va?
  2. Hänsel e Gretel
  3. Donna
  4. Anima nera
  5. Le ali di Icaro

Da oggi per i prossimi 5 giorni vi racconterò in due righe questi 5 pezzi.

La potenza del dettaglio

A metà strada tra il ready-made di Duchamp e il “Non del tutto astratto” si annida parte del mio mondo di concepire la fotografia. Come dico spesso la mia idea di arte si trova quasi sempre nel dettaglio.

Il dettaglio, spesso non considerato, può essere la base per le costruzioni più mirabolanti e inaspettate e, in qualunque caso, risulta essere pura ispirazione. Basta un cambio di colori, di luci, di prospettiva… e subito si può ottenere il messaggio tanto cercato

Mettendo tutto in esempi pratici su due grafiche create in questi giorni:

Nella prima immagine il dettaglio di un bancale o pallet che dir si voglia con un orma di scarpa, nella seconda Babel, opera derivata

Nella prima immagine un dettaglio di vernice scrostata, nella seconda l’opera che ne deriva e cioè Dark matter

Secondo Step: Il significato

Ok. Tutto interessante o meno direte; prendo della roba la fotografo la modifico e via bellissime chiazze di colore e morta lì! Ma è proprio qui che nasce l’inghippo. L’inghippo è il significato, un’opera per essere tale deve avere un significato viceversa è inutile farla! Per inciso: Anche l’assenza di significato è un messaggio a tutti gli effetti se contestualizzato.

Uno scarabocchio potrebbe avere più senso e profondità di un dipinto realista ad olio e questo è un punto focale del mio pensiero

Babel rappresenta l’ascesa dell’uomo sulla natura, ho operato sulla foto di modo che sembrasse una scalinata di assi inchiodate. I chiodi si vedono ancora molto bene e rappresentano la Natura “inchiodata” e trafitta dall’uomo, fatta a pezzi e calpestata (l’orma in cima ne è la prova lampante). Il messaggio crea poi un punto di riflessione e paragone sul, da poco passato,periodo pasquale (l’opera è di quei giorni) rispetto la sofferenza della croce.

Dark matter è come squarciare l’universo e vedere al di la le leggi che lo governano, quel qualcosa che c’è ma non si vede. La materia oscura che permea l’universo, che c’è ma non si vede… Il burattinaio dietro i fili.